Maturita 2023: il valore orientativo del colloquio dell’Esame di Stato

Le Linee guida per l’orientamento, emanate in attuazione della riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), stabiliscono che il colloquio dell’Esame di Stato abbia un valore orientativo. Questo perché, data la sua dimensione pluridisciplinare, il colloquio permette al candidato di approfondire le discipline a lui più congeniali e di mettersi in luce dal punto di vista delle competenze trasversali e dell’orientamento.

La commissione d’esame tiene conto delle informazioni presenti nel Curriculum dello studente, il quale evidenzia le esperienze formative del candidato sia all’interno della scuola che nei vari contesti non formali e informali. In questo modo, la commissione può valutare le competenze del candidato in modo più completo e accurato.

Nella parte del colloquio dedicata ai PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), il candidato ha l’opportunità di evidenziare il significato di tale esperienza in chiave orientativa. In altre parole, il candidato può spiegare come le esperienze di formazione extra-scolastiche abbiano contribuito al suo percorso di orientamento e di acquisizione di competenze trasversali.

Crediti e votazione finale

L’Esame di Stato prevede l’assegnazione di un voto finale espresso in centesimi, suddiviso in quattro parti. Il primo componente riguarda il credito scolastico, che può raggiungere un massimo di 40 punti. I due scritti, invece, possono valere fino a 20 punti ciascuno, per un totale di 40 punti. Infine, il colloquio può valere fino a 20 punti.

È possibile ricevere fino a 5 punti di “bonus” a discrezione della commissione, per coloro che ne hanno diritto. La somma di tutti i punti assegnati costituisce il voto finale dell’Esame di Stato, che può arrivare fino a un massimo di 100 punti, con la possibilità di conseguire la lode.

Per superare l’esame, il punteggio minimo richiesto è di 60/100. In altre parole, il candidato deve ottenere almeno 36 punti complessivi, considerando tutti i componenti dell’esame, per essere considerato idoneo. È importante sottolineare che il voto finale dell’Esame di Stato costituisce un elemento essenziale per accedere all’Università o al mondo del lavoro, pertanto, il candidato deve prepararsi con impegno e dedizione per raggiungere il punteggio desiderato.

La commissione d’Esame

Nell’ambito dell’Esame di Stato, la commissione che valuta le prove degli studenti è composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, attraverso un apposito decreto, definisce le discipline specifiche assegnate ai membri esterni della commissione, i quali vengono selezionati tra esperti di comprovata esperienza e competenza nel campo della disciplina assegnata.

La presenza di membri esterni, in particolare, garantisce una valutazione obiettiva ed imparziale delle prove d’esame, contribuendo a garantire l’equità e l’effettiva validità del processo di valutazione.

L’ammissione all’Esame

Durante gli scrutini finali, il Consiglio di classe si occupa di decidere l’ammissione o la non ammissione degli studenti all’Esame di Stato, verificando la presenza dei seguenti requisiti.

In primo luogo, il voto delle singole discipline non deve essere inferiore a 6/10. Secondo quanto previsto dal decreto legislativo 62 del 13 aprile 2017, nel caso in cui il voto sia inferiore a sei decimi in una disciplina o in un gruppo di discipline, il Consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo.

Inoltre, il voto in condotta non deve essere inferiore a 6/10 e la frequenza scolastica deve essere pari ad almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato.

Infine, per quanto riguarda le novità introdotte dalla riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è richiesta la partecipazione alle prove Invalsi 2023, mentre per l’anno in corso è stato fatto venir meno il requisito dello svolgimento delle attività PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) per l’ammissione all’Esame di Stato.

La verifica di questi requisiti da parte del Consiglio di classe è essenziale per garantire la qualità e l’efficacia del processo formativo, nonché la validità e l’equità delle decisioni riguardanti l’ammissione degli studenti all’Esame di Stato.

Il curriculum dello Studente

La piattaforma Curriculum dello studente è uno strumento che consente ai candidati di visualizzare le informazioni riguardanti il loro percorso di studi. Nel primo e secondo modulo del Curriculum, i candidati possono inserire informazioni sulle certificazioni conseguite e sulle attività extracurriculari svolte. Questo permette di dare maggiore rilievo alle esperienze più significative, soprattutto in vista del colloquio dell’Esame di Stato. La compilazione del Curriculum è possibile fino al consolidamento pre-esame da parte della segreteria. I candidati esterni, invece, devono compilare il Curriculum prima di sostenere l’esame preliminare e la segreteria lo consoliderebbe solo in caso di ammissione all’esame. L’accesso alla piattaforma richiede l’accesso all’area riservata del Ministero, abilitato dalle segreterie. Per accedere all’area riservata, è possibile utilizzare SPID o registrarsi inserendo il codice fiscale, i dati anagrafici e l’indirizzo di posta istituzionale o personale.

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