Iscrizione libera a Medicina: le conseguenze sul sistema sanitario

Il nuovo sistema per accedere al primo semestre dei corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, e Medicina Veterinaria permetterà agli studenti di iscriversi senza sostenere test d’ingresso. Questa misura è parte della riforma che mira a rendere più flessibile l’accesso alle facoltà di Medicina.

Le nuove regole, che dovrebbero entrare in vigore nel 2025, stabiliscono che, per accedere al secondo semestre, gli studenti dovranno superare determinate discipline nell’area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria. Nel caso in cui non soddisfino i requisiti per passare al semestre successivo, saranno riconosciuti i crediti formativi accumulati, così da permettere un cambio di facoltà senza perdere i risultati ottenuti.

Cosa prevede il testo della riforma

Il testo della riforma prevede che il Governo debba emanare, entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per rivedere le modalità di accesso ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Durante questo processo, il Governo dovrà assicurare uniformità nei programmi e coordinamento nei piani di studio, con un numero complessivo di crediti formativi universitari (CFU) stabilito a livello nazionale.

Inoltre, l’ammissione al secondo semestre dei corsi di laurea magistrale sarà subordinata al raggiungimento di tutti i crediti formativi universitari previsti per gli esami del primo semestre, nonché al posizionamento in una graduatoria di merito nazionale. In caso di mancata ammissione al secondo semestre, gli studenti potranno utilizzare i crediti formativi acquisiti per proseguire gli studi in una seconda scelta di corso, con l’obbligatorietà della doppia iscrizione gratuita limitata al primo semestre.

Fine del numero chiuso: riforma approvata

Il Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha adottato, quasi all’unanimità, il testo base che elimina il numero chiuso a Medicina. La notizia è stata annunciata dal presidente della Commissione, Roberto Marti (Lega), che ha espresso grande soddisfazione per il sostegno unanime di tutte le forze politiche. Marti ha dichiarato che questo risultato è il frutto di un intenso lavoro e di un mandato chiaro: “L’odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più. Offriremo così ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario”.

Questa riforma è stata accolta con favore anche da altri esponenti politici. Il vicepremier Matteo Salvini ha commentato su X: “Grande soddisfazione per lo stop al numero chiuso a Medicina, una storica battaglia della Lega che sta finalmente andando avanti in Commissione Istruzione al Senato. Dalle parole ai fatti!”. Anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha sostenuto il provvedimento, dichiarando che “i grandi chirurghi e i medici si selezionano durante l’iter degli studi e poi si confrontano in sala operatoria e in corsia. Non certo con un assurdo sbarramento iniziale con test a crocette”.

Tuttavia, la riforma ha ricevuto critiche da parte della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo). Il presidente della federazione, Filippo Anelli, ha espresso preoccupazione, affermando che questa riforma potrebbe portare a una sovrabbondanza di laureati in Medicina, con conseguente difficoltà nel trovare lavoro. Anelli ha sottolineato che il processo per diventare medico richiede circa dieci anni, e un aumento eccessivo di studenti potrebbe creare un sovraccarico sul sistema sanitario.

Quando entrerà in vigore

Il testo base non modifica i programmi per i test di ammissione previsti per maggio e luglio 2024. Le nuove norme, se approvate, entreranno in vigore a partire dall’anno accademico 2025-2026, con una struttura che punta a consentire agli studenti di scegliere più liberamente il proprio percorso, mantenendo al tempo stesso alcuni requisiti di merito per accedere al secondo semestre dei corsi di Medicina e Veterinaria.

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