Il film “Educazione fisica” tra genitorialità e scuola

La complessa interazione tra genitori, adulti e giovani diviene l’oggetto di una profonda riflessione nel contesto del film “Educazione fisica” diretto da Stefano Cipani. Questa analisi pone l’attenzione sulla dinamica tra la negazione della realtà e il desiderio di protezione dei figli, mettendo in luce le sfide e le responsabilità della fase educativa. 

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Il film

“Educazione Fisica” è un film drammatico del 2022, diretto da Stefano Cipani, con Angela Finocchiaro e Giovanna Mezzogiorno nel cast. Il film è stato rilasciato al cinema il 16 marzo 2023, con una durata di 88 minuti. È stato distribuito da 01 Distribution.

La trama ruota attorno a un gruppo di genitori convocati nella palestra di una scuola media per discutere di un brutto fatto avvenuto tra le mura scolastiche, coinvolgendo i loro figli. La pellicola è stata interamente girata in una palestra scolastica, la sceneggiatura è opera dei fratelli D’Innocenzo, adattata da un testo teatrale di Giorgio Scianna intitolato “La palestra”.

Mentre i genitori discutono all’interno, i loro figli giocano a pallacanestro fuori. La trama si sviluppa quando una studentessa tredicenne accusa i figli dei genitori presenti di averla stuprata. Claudio Santamaria interpreta un uomo ricco, Raffaella Rea è una donna elegante divorziata che ha una relazione con lui e c’è una coppia formata da Sergio Rubini e Donatella Finocchiaro.

Il regista Cipani ha voluto esplorare le reazioni delle persone quando sono sottoposte a una tensione estrema. Il contesto chiuso della palestra fa pensare a opere simili come “Carnage”, che rappresentano situazioni analoghe.

Il film ritrae una realtà cruda e abietta, senza redenzione né senso di colpa. La rappresentazione è cinica, focalizzata sugli autori dei delitti e sugli spettatori che assistono passivamente. Le vittime, dimenticate e sole, rimangono ai margini, come se fossero estranee a un contesto osceno. La narrazione si basa principalmente sui dialoghi, che rappresentano una serie di giustificazioni banali, dall’incredulità alla negazione, fino alla terribile criminalizzazione della vittima.

Genitori e scuola 

Il film sottolinea l’importanza della collaborazione tra genitori e scuola nell’educazione giovanile. La comunicazione e la cooperazione tra queste due parti sono fondamentali per garantire un’educazione completa. Creare un ambiente aperto in cui genitori e insegnanti possano condividere idee e preoccupazioni favorisce la fiducia reciproca. Questa sinergia può affrontare anche temi delicati come il bullismo, preparando i giovani a essere responsabili e ad affrontare le sfide della vita in modo consapevole.

Nascita della crisi giovanile dalla crisi degli adulti

La crisi che colpisce i giovani scaturisce dalla difficoltà degli adulti che li educano di affrontare la realtà, spesso cercando scuse. Nel film “Educazione fisica” diretto da Stefano Cipani, emergono chiaramente le implicazioni delle azioni dei genitori sul mondo dei giovani. La citazione di Andrzej Sapkowski, estratta dal libro “Il guardiano degli innocenti”, trova un parallelo in questa narrazione. Gli uomini, simili a creatori di mostri, sembrano preferire negare la propria mostruosità, scaricando la colpa altrove.

Un mondo adulto in frammenti

In passato, un senso di responsabilità implicita nel contesto scolastico, familiare e comunitario ha delineato un obiettivo comune. Questa stessa unità è ora frammentata, devastata da una realtà aggressiva e competitiva. Rimanere uniti come genitori e adulti è un’impresa difficile. Tale frammentazione potrebbe influire sulla difficoltà di riconoscere e affrontare le azioni negative dei propri figli, come il bullismo o il cyberbullismo.

Rifiutare di riconoscere le azioni dei figli 

Il film mette in luce la consuetudine dei genitori di rifiutare di ammettere gli errori dei loro figli, talvolta arrivando a manipolare la verità. L’assunzione di responsabilità sembra risultare troppo gravosa. La citazione di Sapkowski ritorna per sottolineare come gli adulti tendano a creare mostri e mostruosità per sentirsi meno mostruosi.

Il mondo adulto sembra faticare nell’accettare la propria corresponsabilità nell’educazione dei giovani. Concentrarsi sull’educazione dei propri figli spesso fa dimenticare l’importanza di prendersi cura dei giovani degli altri. Questa mancanza di coinvolgimento reciproco rimarca la necessità di preoccuparsi di ciò che riguarda gli altri, oltre che sé stessi.

Riscoprire la genitorialità 

Gli adulti si trovano in difficoltà, lottando per rimanere solidi come scogli in riva al mare. Riscoprire la bellezza del proprio ruolo senza sentire costantemente la colpa o l’accusa sulle proprie spalle potrebbe rappresentare il primo passo. Tutti gli adulti devono riconoscere l’importanza del loro ruolo educativo, poiché famiglie, scuole e società unite costituiscono la base per l’educazione completa dei giovani.

In un mondo frammentato, ciascuno di noi è definito da questo aggettivo. Tuttavia, questo momento potrebbe rappresentare un’opportunità per la riflessione amorevole e critica, mirata a costruire un futuro migliore non solo per noi stessi, ma anche per i giovani che ci sono affidati.

Il film “Educazione fisica” offre uno sguardo penetrante sulle dinamiche complesse tra genitori e giovani, rivelando una società frammentata e un mondo adulto diviso. L’analisi delle azioni dei genitori e delle loro reazioni alle azioni dei figli rivela il bisogno di un cambiamento profondo nella mentalità educativa. Attraverso un approccio più responsabile e consapevole, gli adulti possono contribuire a creare un ambiente in cui i giovani possano crescere con fiducia e integrità, ridefinendo il significato stesso di essere genitori e educatori.

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