Esami di Stato 2023: i risultati nazionali

Sul portale ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) sono ora disponibilii dati concernenti i risultati ottenuti nei processi di valutazione e negli Esami di Stato condotti presso le scuole di livello secondario, sia di primo che di secondo grado, nel corso dell’anno accademico 2022/23.

Per una lettura corretta dei risultati è opportuno sottolineare che nell’attuale anno scolastico, l’Esame di Stato relativo al ciclo di istruzione successivo è stato strutturato nuovamente in due prove scritte di ambito nazionale, alle quali si aggiunge un esame orale.

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I risultati per la scuola secondaria di I grado

Nel contesto della scuola secondaria di primo grado, la percentuale di studenti idonei a partecipare all’Esame conclusivo è stata pari al 98,6%, registrando un incremento minimo rispetto al 98,5% dell’anno precedente.

Analogamente all’anno precedente, il 99,9% degli alunni ammessi ha superato con successo l’esame finale.

Si individuano due regioni, il Molise e l’Umbria, in cui l’intera platea di candidati ha ottenuto un esito positivo.

Si nota un lieve decremento, dal 5,9% al 5,5%, nel numero di candidati che hanno conseguito il massimo dei voti (“lode”), rispetto all’anno scorso.

Esaminando i dati percentuali, emergono le regioni di Calabria, Puglia e Campania ai primi posti. Il 19,5% degli studenti ha ottenuto un voto di 9, mentre il 26,8% ha conseguito un voto di 8.

I risultati per la scuola secondaria di II grado

Nel contesto delle scuole secondarie di secondo grado, in aumento gli studenti ammessi agli esami: il 96,3% degli studenti sottoposti a valutazione è stato ritenuto idoneo ad affrontare l’Esame (rispetto al 96,2% dell’anno accademico precedente, 2021/2022).

Il numero di diplomati si attesta al 99,8% (rispetto al 99,9% dell’anno precedente). All’interno delle scuole superiori di secondo grado, il 76,2% degli studenti ha ottenuto l’ammissione alla classe successiva, evidenziando un incremento rispetto al 75,8% dell’anno scorso.

Si registra una riduzione nel numero degli studenti non ammessi alle diverse direzioni scolastiche: nel settore Tecnico si passa dall’8,2% al 9% (nel settore Professionale dall’9,8% al 10,3%, e nei Licei dal 3,2% al 3,5%).

La regione con il più alto tasso di ammissione alla classe successiva è il Trentino-Alto Adige, con il 93,8%, seguita da Puglia (84,3%), Calabria (84,2%) e Basilicata (84,1%). Il 5,6% degli studenti sarà chiamato a ripetere l’anno scolastico, segnando un lieve calo rispetto al 6,2% dell’anno precedente.

Il primo anno continua a rappresentare il periodo con maggiori sfide, con un aumento dal 8,3% al 8,5% degli studenti che dovranno ripetere l’anno.

Nell’esame di fine anno, si evidenzia una stabilità sostanziale riguardo alle sospensioni di giudizio: il 18% degli studenti dovrà colmare almeno un’insufficienza (rispetto al 17,9% dell’anno precedente). Per quanto riguarda le votazioni finali, si osserva una diminuzione dei diplomati con lode, passando dal 3,4% al 2,7%, e dei diplomati con votazione di 100 (dal 9,4% al 7,3%). Inoltre, diminuiscono le votazioni comprese tra 91 e 99 (da 15,1% a 11,5%), e tra 81 e 90 (dal 21,1% al 18,3%). La percentuale di diplomati nella fascia 71-80 aumenta, passando dal 27,1% al 29,2%, così come quelli nella fascia 61-70 (dal 20,1% al 26%). Gli studenti diplomati con voto 60 costituiscono il 5% (rispetto al 4,1% dell’anno precedente).

Un totale di 13.414 studenti ha conseguito la lode. In percentuale, le regioni con il maggior numero di diplomati con lode sono la Puglia e la Calabria, entrambe con il 5,6%. Seguono l’Umbria (4,7%), il Molise e la Sicilia (entrambe con il 4,2%).

Riguardo ai Licei, il 4,2% degli studenti ha ottenuto la lode (rispetto al 5,1% dell’anno precedente), il 9,4% ha raggiunto il punteggio massimo (100) e il 13,8% ha ottenuto una votazione tra 91 e 99.

Il Liceo Classico primeggia con il maggior numero di diplomati con lode (7,8%), seguito dal Liceo Europeo (7,1%) e dal Liceo Internazionale (6,3%).

Tra gli indirizzi Tecnici, l’1,4% degli studenti ha ottenuto la lode (in leggero calo rispetto all’anno precedente), mentre il 5,4% ha ottenuto il massimo dei voti (in calo rispetto al 7,1% del 2022). Nei Professionali, lo 0,6% dei candidati ha conseguito la lode.

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