Secondo l’ultima ricerca effettuata dalla rete Eurydice, il calendario scolastico del nostro Paese si aggiudica il primato sulla lunghezza, insieme alla Danimarca. Sono duecento, infatti, i giorni di scuola ma c’è anche da considerare che i nostri ragazzi hanno oltre centoventi giorni di vacanze che corrispondono ai mesi estivi.
La rete Eurydice
Fondata nel 1980 su proposta della Commissione Europea ed è composta da un ufficio centrale che si trova a Bruxelles e da quaranta unità nazionali che operano negli stati membri dell’Unione Europea: ventisette più Albania, Bosnia e Erzegovina, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia.
Eurydice si relaziona con i responsabili della politica educativa europea, nazionale, regionale e locale, con l’intento di migliorare la collaborazione fra i vari stati membri in ambito educativo e di supportare i processi decisionali. Allo stesso modo anche gli insegnanti e i ricercatori del settore possono rivolgersi alla rete, per iniziative e informazioni.
Le statistiche relative al calendario scolastico sono solo alcuni dei dati di cui tratta Eurydice. Infatti quest’ultima offre relazioni dettagliate e sempre aggiornate sulle strutture e l’organizzazione dei vari sistemi educativi. Inoltre dal 2014 la rete parte del “Programma europeo per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport” Erasmus+.
Uno sguardo complessivo sulla durata dell’anno scolastico
L’ultimo rapporto fornito da Eurydice si è quindi focalizzato sulla data di fine ed inizio delle scuole di tutta Europa, sulla durata delle vacanze e il numero preciso dei giorni di formazione, nell’ambito dell’istruzione primaria e secondaria. Dando la possibilità di fare un raffronto sui dati rilevati.
Certo la qualità dell’istruzione non si definisce da quanti giorni di ferie o giorni effettivi di scuola fanno i nostri ragazzi e in questo l’Itala si è sempre distinta. Infatti il calendario scolastico italiano è fra i più fitti, senza contare il notevole numero di ore settimanali di lezione. Quest’ultime vanno dalle trenta alle trentasei ore alla settimana, aumentabili fino a quaranta ore in caso di tempo prolungato. In Francia, invece, se ne contano ventisei mentre in Germania variano da ventotto a trenta ore settimanali.
Per quanto riguarda la durata dell’anno scolastico dicevamo che l’Italia si attesta sui duecento giorni mentre la media europea è di centottanta. L’Albania sola si distingue invece con 156 giorni.
Per quanto concerne le vacanze estive, la maggior parte dei paesi dell’Unione Europea le concentra come l’Italia fra i mesi di giugno e agosto. Mentre la Germania, la Scozia, l’Islanda e la Norvegia preferiscono far iniziare l’anno scolastico fra il primo di agosto e il ventitré, per ragioni climatiche.
Un quadro tutto sommato omogeneo
Osservando le statistiche sul calendario scolastico europeo il quadro appare complessivamente coerente. Ad esempio i paesi dove la pausa estiva è inferiore all’Italia, sono inserite settimane di stop nell’arco dell’anno. La Francia, infatti, prevede quattro settimane di pausa nel periodo di Carnevale.
A tal proposito, oltre al calcolo effettuato per i mesi estivi, bisogna prendere in considerazione anche le principali festività autunnali, il periodo di Natale e Capodanno, il Martedì Grasso e in primavera la Pasqua. Infine ogni città e regione, sia in Italia che all’estero, adotta un calendario con festività specifiche come ad esempio quella del Santo Patrono.
In definitiva il numero dei giorni scolastici è lo stesso, sia per quanto riguarda l’istruzione primaria che per la secondaria. Uniche eccezioni sono la Lituania e la Romania.