Il servizio militare è considerato uno dei titoli valutabili per l’aggiornamento delle graduatorie ATA 24 mesi per l’anno scolastico 2024-2025. Questo titolo è rilevante sia per l’accesso nelle graduatorie sia per l’incremento del punteggio complessivo del candidato.
La rilevanza e il punteggio attribuito, tuttavia, possono variare a seconda che il servizio sia stato svolto in costanza di rapporto di lavoro o meno. In questo articolo, vogliamo fornire una spiegazione dettagliata su come viene valutato il servizio militare nelle graduatorie permanenti provinciali del personale ATA e illustrare il valore in punti che può essere attribuito.
Il bando per il concorso ATA 24 mesi 2024
Il bando per il concorso ATA 24 mesi 2024 stabilisce specifici criteri per la valutazione del servizio militare di leva, che viene considerato nei seguenti modi:
- Il servizio svolto mentre si era già impiegati viene riconosciuto come servizio effettivo nella stessa qualifica.
- Il servizio svolto senza un impiego attivo viene considerato come servizio prestato alle dipendenze delle amministrazioni statali.
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Quanti punti vale?
Il punteggio assegnato al servizio militare varia secondo le specifiche indicate nella Tabella di valutazione dei titoli allegata al bando:
Per il servizio prestato in costanza di rapporto di impiego:
- 0,50 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 giorni di servizio nel medesimo ruolo per cui si concorre.
- 0,10 o 0,15 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 giorni di servizio in un ruolo diverso.
- Per il servizio militare di leva prestato non in costanza di rapporto di impiego:
- 0,05 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 giorni.
Cosa significa “in costanza di rapporto”
Il termine “in costanza di rapporto” indica che l’individuo era impiegato come personale di ruolo o supplente ATA o della scuola al momento dell’inizio del servizio militare.
Valutazione del Servizio Militare non in costanza di nomina
Recenti sentenze hanno stabilito che il servizio militare e quello assimilato, anche se prestati non in costanza di nomina, debbano essere valutati pienamente, attribuendo 6 punti l’anno, ovvero 0,50 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 giorni. Nonostante queste sentenze, il bando 2024 mantiene una distinzione tra servizio prestato in costanza o non di rapporto. Per ottenere il riconoscimento pieno del servizio, i candidati potrebbero dover intraprendere azioni legali dopo la pubblicazione delle graduatorie.
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