Soprannumero di iscrizioni nei licei: è la scelta giusta?

Nel centro nord Italia si è registrato un esubero per quanto riguarda le iscrizioni ai licei, fenomeno che si è verificato anche al sud ma in misura minore.

La preside del Liceo Scientifico Newton di Roma ha recentemente dichiarato di avere ricevuto talmente tante richieste di iscrizione, da avere ben 150 esuberi, ciò l’ha portata a rivolgersi direttamente alle famiglie, affinché fossero più partecipi nella scelta della scuola superiore di secondo grado, in modo da indirizzare i propri figli verso una decisione consapevole. La Costarelli rimarca difatti una problematica evidente all’interno della propria struttura scolastica: in ogni classi circa quattro o cinque alunni hanno compiuto la scelta sbagliata, non basata sulle loro reali attitudini e abilità. Il problema, afferma la preside, probabilmente risiede nel permanere di una mentalità superata e non corretta, che enfatizza e gratifica i licei piuttosto che gli istituti tecnici e professionali. In realtà le attuali statistiche dimostrano un incremento dell’occupazione post scuola per i ragazzi che ottengono il diploma in materie tecniche.

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Le indicazioni del M.I.U.R.

Il sito internet del Ministero dell’Istruzione e del Merito (acronimo M.I.U.R) ha dedicato un’intera sezione sul dilemma della scelta del percorso di scuola superiore (https://www.miur.gov.it/scegliere-il-percorso-di-scuola-superiore). Innanzi tutto è bene ricordare che il secondo ciclo di istruzione è articolato in due tipi di percorsi: la scuola secondaria di secondo grado, che ha durata pari a cinque anni (licei, istituti tecnici e professionali) e i percorsi che hanno durata di tre e quattro anni di formazione professionali (leFP).

I licei prevedono dei percorsi ed otto indirizzi, sono la scelta adatta per chi intende proseguire gli studi ed iscriversi all’università. Gli istituti tecnici sono articolati in due settori e ben undici percorsi formativi, con il diploma è fattibile un immediato inserimento nel mondo del lavoro ma è anche possibile continuare gli studi ed iscriversi all’università, soprattutto se si scelgono indirizzi scientifici, economici o tecnologici. Infine gli istituti professionali prevedono undici percorsi formativi, orientati verso settori produttivi eminenti del Made Italy.

Al fine di garantire la scelta migliore tra le varie possibilità di percorso di scuola superiore il Ministro ha messo a disposizione degli studenti e delle famiglia la piattaforma Scuola in Chiaro; la quale contiene schede informative delle scuole, consentendo così di mettere a confronto sia i singoli istituti che le loro offerte formative.

Scelta della scuola superiore

Sono tante le persone che si sono pentite del percorso di studi scelto a quattordici anni: il 46% di loro, secondo una recente indagine di AlmaDiploma, se potesse tornare indietro opterebbe per un altro indirizzo.

La Dottoressa Viola Rastrelli, psicologa, attualmente occupata all’interno del sistema scolastica italiano, ha proposto una serie di punti da considerare nel momento in cui si sceglie la scuola superiore.

Quando si tratterà effettivamente di scegliere una scuola superiore, ci saranno molte persone che vorranno dare dei consigli, primi tra tutti i genitori. Ma dato che nel periodo dell’adolescenza si tende a non dare molta retta ai propri genitori, si può individuare un professore delle scuole medie che secondo l’alunno lo conosce bene e che è in grado di valutare obiettivamente quali sono i suoi punti di forza, per aiutarlo in questa scelta. Un’altra fonte di consigli può essere il gruppo classe nel caso in cui questo sia particolarmente unito; rimane tuttavia fondamentale considerare che i consigli di coetanei ed amici non devono essere considerati sulla base che questi vogliono rimanere nella stessa classe, ma sul fatto che queste persone conoscono lo studente e quindi sono in grado di dirgli quali sono le abilità in cui è più bravo. Ancora un’altra fonte di aiuto in questo caso può essere un parente, separato dai genitori in quanto non ricopre lo stesso ruolo nella vita del ragazzo, ma che lo ha comunque visto crescere e ha notato le caratteristiche che si sono sviluppate in lui fin da quando era, persino, molto, molto piccolo.

Al momento esistono molti mezzi che elargiscono informazioni su quella che sarà la futura scuola scelta dall’alunno. Innanzi tutto internet: il ragazzo può cercare così di farsi una panoramica chiara di quelli che sono vicino a casa propria, o può cercare, una volta individuato un indirizzo che gli piace, di capire quali sono le scuole migliori, quelle che offrono una formazione più ampia. Va ricordato che questa scelta non è definitiva ma rimane importante partire con delle basi il più possibile solide, in modo da poter cambiare idea ad un certo punto.

Esistono anche i cosiddetti Open day, delle giornate in cui le scuole si “aprono” all’esterno e mostrano i loro programmi, e i forum degli studenti, che sono sempre più attivi. Il ragazzo può cercare di entrare in questi forum, una volta ristretta la rosa delle scelte delle scuole, per avere un contatto diretto con gli studenti e comprendere come effettivamente si vive nella scuola e come sono gli insegnanti.

In questo momento è normale che i ragazzi si sentano agitati e preoccupati, basta ricordare che al primo anno tutti gli studenti saranno tutti sulla stessa barca , sia all’interno della classe che all’interno del proprio gruppo di amici. Dunque è necessario parlarne con i coetanei e gli amici, di modo che l’ansia si stemperi. Infine va tenuto a mente che la scelta che si sta per compiere è importante, ma non determinerà tutto il futuro di questi studenti: nel momento in cui questi dovessero capire di avere maggiori possibilità da qualche altra parte, in un altro lavoro o che potrebbe interessare loro in futuro qualche altra università, si può sempre cambiare indirizzo di studi.

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di Mariani Jessica

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