Nel primo comma dell’articolo 34 della Costituzione è definita la libertà d’istruzione, ovvero il diritto dei cittadini di accedere liberamente al sistema scolastico. Da questo concetto deriva il diritto allo studio, che è sia un potere che un dovere di ogni cittadino. Questi dovrà frequentare i gradi dell’istruzione obbligatoria e gratuita e cercare di accedere, se vorrà, ai gradi più alti degli studi. In quest’ultimo caso lo Stato sarà tenuto ad aiutarlo se privo di mezzi, ma dimostratosi capace e meritevole.
Nella Costituzione Italiana il diritto allo studio è collocato tra i diritti fondamentali dell’uomo. Compito dello Stato è appunto quello di garantire a tutti di frequentare la scuola e garantirsi un’istruzione, attraverso anche elargizioni e aiuti per le famiglie che ne hanno bisogno.
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Leggi che disciplinano il diritto allo studio
- L.448/1998: Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo. All’articolo 27 stabilisce la fornitura gratuita dei libri di testo agli studenti meno agiati.
- L.107/2015: Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. E’ nota come riforma della scuola “La Buona scuola”.
Al suo interno è attuata la delega al MIUR per la garanzia dell’effettività del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale. Principalmente i servizi che sia lo Stato, che le Regioni e, naturalmente, gli enti locali programmano e, quindi, finanziano sono:
- servizi di mensa;
- servizio di trasporto scolastico e forme di facilitazione della mobilità;
- fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo e di strumenti didattici indispensabili richiesti nei corsi;
- servizi per studenti ricoverati in ospedale, case di cura e riabilitazione;
- servizi per studenti che ricorrono all’istruzione domiciliare;
- Esonero dalle tasse scolastiche per gli studenti quegli ultimi due anni della scuola secondaria di secondo grado, quando hanno dei requisiti di reddito Isee determinati.
- D.Lgs 66/2017: Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e Linee di indirizzo 2019. Qui si trovano le direttive per assicurare a studenti con disabilità o ricoverati in ospedali, case di cura oppure in riabilitazione, di ottenere servizi e strumenti didattici fondamentali, anche se digitali e in modalità telematica.
- D.Lgs 63/2017: Effettività’ del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona. Con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente. All’articolo 10 stabilisce che la Carta dello studente è destinata a tutti gli alunni delle scuole primarie e secondaria di primo e secondo grado. Può essere attribuita, se richiesta anche agli studenti che frequentano Università, centri regionali per la formazione professionale ed Istituti per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica.
- La Carta dello Studente ”Io Studio” consente di certificare la posizione di studente in Italia e all’estero e quindi di usufruire di agevolazioni e sconti. Per gli studenti delle scuole secondarie secondarie superiori è prevista la carta ”Io Studio-Postepay”. La quale ha nuovi servizi digitali e può essere utilizzata anche come carta prepagata ricaricabile.
Il Fondo Unico per il welfare dello studente e per il diritto allo studio
E’ istituito dal MIUR per garantire l’erogazione delle borse di studio per alunni di scuole di secondo grado.
Queste borse di studio serviranno per comprare i libri di testo, per il trasporto e la mobilità necessari a raggiungere la scuola e per l’accesso a servizi e beni culturali. Dati come il valore degli importi, le modalità e l’Isee necessario per ottenere la borsa di studio sono stabiliti annualmente da un decreto ministeriale.
Per quanto riguarda l’obbligo scolastico negli anni si sono succedute varie direttive:
- Art. 34 della Costituzione: L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
- D.Lgs 76/2005: Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione. Il diritto all’istruzione, alla formazione e il correlativo dovere è assicurato a tutti (…) per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età.
- L. 296/2006: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. All’articolo 1, comma 622, l’obbligo scolastico è portato a dieci anni. Quindi fino al sedici anni lo studente è obbligato ad andare a scuola.
All’interno della legge sono previste delle sanzioni per eventuali inadempienze al dovere di istruzione. In questi casi sono considerati responsabili i genitori o i tutori del minore, che hanno l’obbligo di iscrivere i figli a scuola.
- D.M. 139/2007: Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione. Qui sono state emesse tutte le direttive nazionali sulle capacità e le conoscenze che gli studenti devono possedere raggiunto il sedicesimo anno di età. Indipendentemente dalla scuola che frequentano. Questi sono divisi in quattro assi culturali: asse storico-sociale, asse dei linguaggi, asse matematico e asse scientifico-tecnologico.
- Circolare Ministeriale 101/2010: Indicazioni e istruzioni per le iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2011/2012. All’articolo 1, stabilisce che l’obbligo d’istruzione interessa la fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni.
I genitori o i tutori hanno l’obbligo di iscrivere i minori a scuola, l’unica eccezione è la scuola dell’infanzia.
Per gli studenti che hanno più di sedici anni esiste l’obbligo formativo, ovvero il diritto ed il dovere di coloro che hanno assolto l’obbligo scolastico e non vogliono proseguire gli studi, di frequentare attività formative fino ai 18 anni. Una scelta possibile, in questo caso, sarebbe frequentare il sistema della formazione professionale.