Come fare l’iscrizione alla scuola dell’infanzia statale

Tutte le informazioni sono riportate in maniera approfondita nella circolare ministeriale del MI,che ha fornito anche il portale: “Scuola in chiaro”.

La domanda di iscrizione alle scuole per l’Infanzia

La domanda di iscrizione si deve redigere dalle ore 8:00 del 9 alle ore 20:00 del 30 gennaio e va presentata alla segreteria della scuola dell’Infanzia prescelta. Si può, chiaramente, presentare una sola domanda per studente, ma sarĂ  possibile indicare altre due preferenze, qualora l’Istituto scelte avesse un soprannumero di richieste rispetto ai posti disponibili. 

Non è prevista, infatti, alcuna modalitĂ  online, ma va presentato direttamente a scuola il modello cartaceo appositamente predisposto dal Ministero dell’Istruzione. 

I genitori, che hanno giĂ  il proprio figlio, o la propria figlia, iscritti regolarmente alla scuola dell’infanzia, non devono presentare alcuna ulteriore domanda di iscrizione . 

Se si è genitori di bambini con disabilitĂ  deve essere presentata anche la certificazione rilasciata dalla A.S.L. di competenza, contenente anche la diagnosi funzionale. Tutto ciò viene fatto  per permettere alla struttura di stendere un PEI (Piano Educativo Personalizzato), richiedere docenti di sostegno e, in caso di necessitĂ , anche assistenti educativi.

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Il Ministero dell’Istruzione renderà disponibile, nei prossimi giorni, una campagna di comunicazione a tale riguardo, sia sullo spot istituzionale, che sui social.

Che cosa è scuola dell’Infanzia?

Per la scuola dell’Infanzia si intende quella che volgarmente chiamiamo asilo, riguardante i bambini dai 3 ai 5 anni ed è quindi l’istituzione che precede la scuola dell’obbligo. Come quest’ultima è attiva da settembre a giugno. Le scuole dell’Infanzia statale fanno parte di un istituto comprensivo, insieme alle scuole primarie e, in alcuni casi, alle scuole secondarie di primo grado.

Responsabile della struttura e dell’istruzione è il dirigente scolastico e le singole sezioni, ovvero le classi, sono assegnate a due insegnanti, che svolgono le attivitĂ  didattiche seguendo le Indicazioni nazionali. Inoltre è presente un organo che fa da ponte tra l’istituzione scolastica e le famiglie: il consiglio di intersezione, di cui fanno parte i rappresentanti dei genitori e gli stessi docenti. 

La frequenza di queste scuole è gratuita, solo alcuni servizi sono a pagamento, come la mensa scolastica, lo scuolabus comunale ed eventuali rette , le cui modalitĂ  di pagamento vengono decise ad anno scolastico iniziato. La mensa ed il trasporto vengono, in genere, gestite dall’amministrazione comunale,la quale prevede un contributo che varia da famiglia a famiglia a seconda della propria fascia di reddito.

Bisogna ricordarsi che se i propri bambini seguiranno con irregolaritĂ  la scuola dell’Infanzia statale, senza giustificare tale assenze, il dirigente scolastico può disporre l’esclusione dal servizio. Il certificato medico, invece, viene richiesto per assenze superiori a 5 giorni, tranne nelle scuole di alcune regioni del Centro Nord.. 

Chi può iscriversi?

A differenza della scuola dell’obbligo, la scuola dell’Infanzia ha un limite di posti disponibili. La precedenza di iscrizione varia da scuola a scuola, a seconda dei criteri stabiliti dalla singola struttura, che vengono resi pubblici prima del termine delle iscrizioni. 

Gli unici paletti certi sono:

– non dĂ  diritto di precedenza presentare domanda prima di altri 

-i bambini che compiono 3 anni entro il 31  gennaio 2023 hanno la precedenza rispetto a coloro che vorrebbero anticipare l’ingresso all’asilo (che comunque devono compiere 3 anni entro e non oltre il 30 aprile 2024)

Per questi eventuali alunni anticipatari l’inizio delle attivitĂ  didattiche può partire direttamente a settembre 2021, ma alcune strutture lo fanno slittare all’effettivo compimento dei 3 anni.

Le scelte dei genitori

Dopo aver scelto la struttura dove presentare l’iscrizione,i genitori possono scegliere l’orario che seguirĂ  il proprio figlio, o la propria figlia, e la frequenza o meno durante l’insegnamento della religione cattolica.

L’orario infatti può essere pieno (40 ore settimanali), prolungato (fino a 50 ore settimanali) o ridotto (solamente la mattina). 

Per quanto riguarda la seconda decisione da prendere, quando verrĂ  compilato il modulo di iscrizione, si dovrĂ  scegliere se si preferisce seguire lezioni di religione cattolica, oppure optare per delle attivitĂ  alternativi, od anche, semplicemente, per nessuna attivitĂ , ricordando che a questo specifico tema vengono dedicate mediamente due ore a settimana. 

Nel caso in cui le famiglie avessero in precedenza espresso la volontĂ  di far seguire al figlio/ alla figlia le lezioni di religione cattolica, ma in seguito hanno cambiato opinione, la rinuncia deve essere presentata in segreteria entro marzo del successivo A.S.

“Scuola in chiaro”

Il portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito mette a disposizione uno strumento utile, il servizio denominato “Scuola in chiaro”, dove vengono messi a disposizione informazioni relative a tutte le scuole statali, di qualsiasi ordine e grado esse siano. Il Ministero mantiene questi dati costantemente aggiornati ed anche le singole Istituzioni scolastiche possono integrare le informazioni, riportando, ad esempio, il proprio piano triennale di offerta formativa.

Grazie a questo portale è possibile effettuare tre tipi di ricerca: rapida, per posizione ed avanzata. “Scuola in chiaro” mette a disposizione anche un’applicazione privata, chiamata SIDI, per utenti abilitati, ovvero docenti, dirigenti scolastici ed amministrativi. Tale spazio privato serve per consentire l’inserimento delle informazioni che poi verranno pubblicate nel portale pubblico ed eseguire tutti i dovuti monitoraggi. 

Il portale pubblico può, invece, essere utilizzato anche dalle famiglie e dagli stessi studenti e non è necessaria alcuna propedeutica; questo è disponibili tutti i giorni, tutto il giorno. 

di Jessica Mariani

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