Come chiedere il riscatto della laurea: novità dal 2023

Il riscatto della laurea consente di aumentare gli anni di contributi così da poter anticipare l’accesso alla pensione o incrementarne l’importo. A seconda del tipo di riscatto che può esere sia ordinario che agevolato, riscattare la laurea può essere più o meno conveniente ed è possibile beneficiare di una serie di agevolazioni come la detrazione del 50 % o la rateizzazione dell’importo dovuto fino ad un massimo di 120 rate. Il riscatto agevolato, al contrario di quello ordinario, consente di abbattere il costo dello strumento, con svantaggi però sulla pensione futura.

E’ bene ricordare che con questo strumento riconosciuto dall’Inps è possibile valorizzare il periodo del proprio percorso di studi solo nel caso in cui l’interessato abbia conseguito il titolo.

Il riscatto può riguardare solamente la durata ordinaria del corso di studio. Gli anni fuori corso non hanno validità ai fini del calcolo contributivo. Questi contributi da riscatto sono importanti proprio perchè consentono al contribuente di recuperare quegli anni di studio che altrimenti non sarebbero considerati ai fini della pensione in quanti privi di copertura previdenziale.

Chi può fare domanda?

La laurea non è l’unico periodo che si può riscattare. Ci sono anche altri anni di formazione per i quali è possibile richiedere il riscatto ai fini pensionistici:

  • periodi legali per il conseguimento di diplomi universitari di durata non inferiore a 2 anni e non superiore a 3 e diplomi di laurea degli ordinamenti anteriore al 1999 di durata non inferiore a 4 e non superiori a 6 anni;
  • lauree degli ordinamenti universitari post decreto 509/1999 ;
  • diplomi di specializzazioni post lauream di durata non inferiore ai 2 anni (conseguiti in Italia e all’estero);
  • alcuni dottorati di ricerca (rientrano anche quelli conseguiti all’estero purchè abbiano valore legale in Italia);
  • diplomi rilasciati da istituti di alta formazione artistica e musicale.

E’ da sottolineare che non possono essere oggetto di riscatto nè i periodi d’iscrizione fuori corso nè gli anni universitari in cui si è lavorato con contratto stabile.

Indicazioni sul calcolo

Il costo dell’operazione dipende dal reddito percepito dall’interessato al momento della domanda. Un’idea del costo necessario a riscattare la laurea ai fini pensionistici si può avere grazie a delle simulazioni indicative che evidenziano le differenze che sussistono in base ai redditi percepiti.
La situazione più vantaggiosa ad oggi sembra essere quella per gli inoccupati dove l’aliquota IVS del 33% si applica sul reddito minimo e quindi per ogni anno di studio bisognerebbe pagare circa 5.360 euro

Si può allora pensare che il riscatto della laurea è tanto più conveniente quanto prima viene fatta la richiesta e quindi prima che la retribuzione raggiunga importi elevati con gli scatti d’anzianità e che il reddito complessivo annuo superi una certa soglia. Considerando l’esempio di un impiegato di 30 anni infatti con un reddito annuo di 25.000 euro il costo per ogni anno di riscatto sarebbe infatti quello di 8.250 euro per un totale di 41.250 euro per corsi quinquennali. Il coefficiente per il calcolo aumenta considerevolmente in rapporto agli avanzamenti di carriera e richiedere il riscatto degli anni universitari diventa sempre più difficile oltre che costoso.

Tali cifre fanno comprendere che è essenziale riscattare gli anni universitari quando si è giovani e non aspettare gli anni precedenti alla pensione .

La novità del riscatto agevolato

Il decreto legge n.4/2019 convertito dalla legge n.26/2019 ha previsto un riscatto della laurea agevolato per i periodi universitari successivi al 1°gennaio 1996.

La differenza rispetto al riscatto ordinario sta nella definizione del calcolo: nel caso del riscatto ageolato l’aliquota viene applicata sul reddito minimo soggetto a imposizione, indipendentemente dal reddito del lavoratore. L’onere annuo rimane quindi fisso a 5.360.19 euro. Tuttavia, il rovescio della medaglia per il riscatto agevolato è che dal momento che l’onere versato è più basso, ne risulterà minore l’impatto sulla pensione futura, rispetto a quello ordinario.

Il riscatto degli anni di laurea, sia nel caso del riscatto agevolato che di quello ordinario, ha conseguenze su almeno due versanti:

  • anticipare il giorno in cui andare in pensione
  • aumentare l’importo dell’assegno della pensione

Considerando che non è una spesa irrisoria, è sempre bene valutare con attenzione se rientra nelle proprie possibilità affrontare un impegno di questo tipo a livello economico.

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