Nell’intervista concessa a ‘Libero Quotidiano’, il Ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara, espone in dettaglio i principi fondamentali della riforma scolastica in fase di discussione alla Camera. Il disegno di legge, già passato dal Senato, mira a instaurare un radicale cambiamento culturale fondato sui principi del merito, della responsabilità e della chiarezza.
Dalla rivoluzione culturale del ’68 alla cultura della responsabilità
Valditara enfatizza l’urgenza di superare il paradigma educativo ereditato dagli anni ’68, considerato eccessivamente permissivo e privo dei principi fondamentali quali l’autorità del personale scolastico, il rispetto delle istituzioni e la responsabilità individuale. La riforma, legittimata dal consenso elettorale, mira a valorizzare le competenze degli studenti mentre li responsabilizza, richiedendo un impegno e una consapevolezza maggiori nell’interesse stesso degli alunni.
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- Il voto in condotta: un elemento centrale nella valutazione finale
Una delle novità più rilevanti riguarda il ruolo centrale attribuito al voto in condotta nella valutazione complessiva. Un voto di 5 in condotta comporterà l’insuccesso, mentre un 6 comporterà la sospensione dell’ammissione all’anno successivo con la necessità di redigere un testo riflessivo e sostenere un esame su temi legati ai valori costituzionali e all’educazione civica.
- Le sospensioni scolastiche: introduzione di attività di cittadinanza solidale
Anche le disposizioni riguardanti le sospensioni scolastiche saranno rivisitate. Gli studenti sospesi per un periodo inferiore a due giorni dovranno recuperare le lezioni perse, mentre coloro sospesi per un periodo superiore a due giorni saranno coinvolti in attività di cittadinanza solidale, selezionate dalla scuola da un elenco di opzioni predisposto dagli uffici scolastici regionali.
- Introduzione di Sanzioni Pecuniarie
Al fine di contrastare efficacemente la violenza all’interno degli istituti scolastici, verranno introdotte sanzioni pecuniarie per gli atti di violenza perpetrati da studenti. Inoltre, le valutazioni degli studenti manterranno la parte descrittiva, utile per la costruzione del portfolio dello studente, ma saranno semplificate e rese più comprensibili. I giudizi sintetici verranno sostituiti da termini quali “ottimo”, “buono”, “discreto”, “sufficiente” e “insufficiente”, al fine di favorire una maggiore chiarezza sulla preparazione e il livello di competenza dello studente.
Dibattiti e prospettive sulla riforma
La recente riforma ha scatenato polemiche, soprattutto da parte della sinistra, la quale la considera un ritorno a un modello educativo autoritario. Tuttavia, il Ministro Valditara respinge tali critiche, enfatizzando l’importanza di una scuola che premi il merito e che responsabilizzi i giovani. Secondo il Ministro, l’obiettivo principale è fornire agli studenti gli strumenti necessari per diventare cittadini attivi e consapevoli del proprio ruolo nella società.
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